pubblicato il 02/01/2014
Comunicato n. 23 del 31.12.2013 - rigetto richiesta revoca dei Liquidatori
Carissimi soci,
Vi giriamo l’informativa appena ricevuta da parte del Fondo Pensioni con allegata la “sentenza” (non appellabile) della Presidenza del Tribunale di Milano che rigetta in toto la richiesta di revoca dei Liquidatori.
Come peraltro era stato da noi e dal nostro legale Prof. Pileggi ampiamente previsto: vedasi il nostro precedente comunicato.
Le richieste dei nostri 848 soci ricorrenti riguardavano principalmente l’inopportunità (non tanto la legittimità) di avere a che fare con Liquidatori non ritenuti imparziali e sereni in questa lunga fase finale della liquidazione e pregiudizialmente condizionati dal loro precedente ruolo apicale di Consiglieri di Amministrazione e dal loro peccato originale (violazione sin dal 2005 degli accordi del 16/12/99 e del conseguente art. 27) e di atti e decisioni ancora da chiarire.
Niente di tutto questo ci pare sia stato preso in considerazione dal Giudice, e il risultato è che la scelta dei Liquidatori del 22-12-2006 ( e non 27 settembre 2006) da parte del Presidente f.f. del Tribunale di Milano e quindi la permanenza dei Liquidatori scelti sarebbe ottima e abbondante.
Bene, ne prendiamo atto, perché le sentenze si rispettano.
Secondo la sentenza, saremmo quindi noi (e tutti coloro che si sono sempre opposti) i responsabili delle lungaggini e non invece i Liquidatori (parte soccombente nei vari gradi di giudizio) che dal 2009 si ostinano a presentare e ripresentare un piano di riparto “parafallimentare” giudicato nullo in 1° grado, in appello e persino in Cassazione. Noi i responsabili come relojes de imitacion incredibilmente sostengono e probabilmente sosterranno con godimento Amici e fiancheggiatori del Fondo, compresi coloro che sin dai ricorsi del 2009 avevano con noi e per noi chiesto, con forza e puntualità di motivazioni, la revoca dei Liquidatori. Pazienza!
Voi carissimi soci siete in grado di leggere con attenzione l’istanza di ricusazione (già trasmessavi e comunque presente nel nostro sito www.noicomit.it ), la memoria difensiva pubblicata nel sito del Fondo e la “sentenza” qui allegata, per farvene un punto di vista.
Da parte nostra non cambia il giudizio sui pessimi Liquidatori che, dopo aver fatto carta straccia dell’Accordo transattivo Unp/Anpecomit del 12-7-2010, pervicacemente insistono con il loro Stato Passivo (opposto da centinaia e centinaia di ricorsi) finalizzato a portare a conclusione un progetto di ripartizione delle plusvalenze , secondo regole fallimentari, che oltreché ingiusto appare a nostro avviso (e faremo di tutto per dimostrarlo) illegittimo rispetto ad accordi e norme statutarie precedenti e vigenti.
Chiedevamo che fosse valutata la posizione dei Liquidatori:
- In conflitto di interessi
- Responsabili di aver chiamato le plusvalenze rendimenti e di non averle destinate come da accordi collettivi e statutari a rimborso dei tagli di zainetti e pensioni, e di volerle invece destinare secondo criteri ingiustamente penalizzanti per alcune categorie e indebitamente premianti per altre
- Di aver contabilizzato nel 2005 l’incasso del 2006
- Di aver dichiarato inoperante l’art 27
- Di avere così prolungato oltre ogni accettabile misura la fase di liquidazione del Fondo
- Di mancanza di chiarezza circa la questione della grana fiscale con l’Agenzia delle Entrate per oltre 115 milioni di € pendente in Cassazione.
Su questi aspetti andremo avanti e per il 10/1/2014 saremo in Tribunale del Lavoro a Milano ore 11, Giudice Mariani, per sostenere (se non sarà possibile giudiziariamente, almeno moralmente) il ricorso delle Organizzazioni Sindacali sulla validità dell’accordo del 16/12/99 e art 27, sperando che finalmente qualche giudice del Lavoro entri e si pronunci sul merito e che non la metta subito e formalmente sul piano della cantilena “improponibilità/improcedibilità” di qualsiasi richiesta in contrasto con il tipo di piano di riparto adottato dai Liquidatori; piano che a partire dagli inizi del 2009 il Fondo propone in lungo e in largo, dopo aver impostato per via fallimentare (cioè dopo aver cercato e trovato l’alibi dell’improcedibilità) il suo precedente piano di riparto del 2007 che noi e altri non abbiamo mancato di opporre da subito nella normale sezione lavoro dei Tribunali.
Faremo seguito anche con valutazioni e precisazioni del Prof. Pileggi.
Per chi può ci vediamo in Tribunale.
Un abbraccio a tutti e ancora un ottimo 2014.
Antonio Maria Masia
Presidente Anpecomit
Roma 31.12.2013
Da: LONGHI AUGUSTO RINALDO [mailto:augusto.longhi@esternibisp.com]
Inviato: martedì 31 dicembre 2013 12:24
A: antonio.masia@tiscali.it; anpec1@tiscali.it
Cc: augustorinaldolonghi@virgilio.it
Oggetto: Fondo Pensioni Personale BCI. Informativa su esito udienza 19.12.2013 Tribunale di Milano. Istanza per revoca Liquidatori.
Priorità: Alta
Gentile Dott. Masia,
anticipo la informativa, spedita a mezzo raccomandata a.r., relativa all’esito dell’udienza tenutasi in data 19.12.2013 innanzi al Tribunale di Milano, per trattare l'istanza di revoca dei Liquidatori. Allego l'ordinanza di rigetto dell'istanza.
Con l'occasione auguro un sereno Anno Nuovo.
Cordiali saluti.
A.R. Longhi
Dott. Augusto Rinaldo LONGHI
Segretario
Fondo Pensioni per il Personale della
Banca Commerciale Italiana in liquidazione
Via Brera 10, 20121 Milano MI
Tel. 02.72119221
Fax 02.86463759
Cell. 3496432037
E.mail:
augusto.longhi@esternibisp.com
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