pubblicato il 18/09/2013
Comunicato n. 17 del 18-9-2013 - botta e risposta fra Sindacati e Liquidatori – Aggiornamenti
Carissimi soci Anpecomit,
esaurita la pausa estiva, propizia per ricaricarsi di energia dopo la “faticaccia” di giugno e luglio a raccogliere dati e documenti e predisporre centinaia di insinuazioni allo stato passivo (di cui abbiamo dato riscontro a ciascuno degli interessati) e coordinare l’iniziativa ricusatoria a carico dei Liquidatori, voluta da 848 colleghi, eccoci per gli ultimissimi aggiornamenti.
Partiamo dalla lettera delle Organizzazioni Sindacali in data 9-7-2013, di cui Vi avevamo dato conto con il precedente comunicato n. 16 (che ri-alleghiamo e che vi preghiamo di rileggere attentamente) per informarVi che i Liquidatori hanno risposto alle OOSS con lettera datata 24/7 che Vi alleghiamo.
Sul merito dello scambio fra OOSS e Fondo, per quanto ci riguarda, condividiamo la precisa e motivata interpretazione autentica dei Sindacati sul significato dell’Accordo Sindacale del 16/12/1999 e sulle sue conseguenze sull’art.27 dello Statuto del Fondo: risarcire con le eventuali PLUSVALENZE, realizzate dal 1.1.2000 tutti coloro che avevano partecipato al sacrificio imposto per salvare il Fondo dal dissesto, a partire dai colleghi in servizio al 1.1.2000 e a seguire dai pensionati del 98/99…
L’invito delle OOSS al Presidente del Tribunale e al Collegio dei Liquidatori è preciso e perentorio: “procedere, nella fattispecie, all’attribuzione fra tutti gli aventi titolo, del patrimonio residuo del Fondo Pensioni, utilizzando pedissequamente come criterio di ripartizione quello individuato e dettagliatamente previsto dalle Parti sottoscrittrici al n. 3 del più volte richiamato Accordo sindacale del 16 dicembre 1999. Ogni eventuale applicazione di diverso criterio genererebbe un arricchimento di talune Categorie (i Lavoratori posti in quiescenza ante 1998) e un depauperamento dei Lavoratori in servizio alla data del 1° gennaio 2000, questi ultimi individuati come destinatari nella ripartizione delle plusvalenze immobiliari. Con l’aggravante, inoltre, del dispregio della specifica norma pattuita nell’Accordo sindacale citato”.
A queste affermazioni delle OOSS, che danno forza e sostanza alle nostre richieste e istanze, la risposta dei Liquidatori appare francamente ambigua. Nella stessa non si chiarisce (come prima e più di prima) in maniera intelleggibile e trasparente per quali ragioni, Loro (il Collegio dei Liquidatori), continuano a sostenere che “in coerenza con quanto deciso dal precedente Consiglio di Amministrazione ( in occasione dell’approvazione nell’agosto del 2005 del bilancio al 31.12.2004, nota dell’autore) non può che ribadire l’assenza di presupposti sia logici che giuridici per l’applicazizone dell’art.27 dello Statuto del Fondo (che peraltro genererebbe effetti disomogenei anche all’interno di alcune categorie di interessati alla ripartizione del residuo attivo del patrimonio) “.
Di grazia Signori ed illustri Liquidatori ci volete spiegare in chiaro e non in “cinese” quali sono i presupposti sia logici che giuridici che, invece, Voi avete utilizzato per far “saltare” l’art. 27, ancora vigente in Statuto?
E perché presentate con l’avverbio SEMPRE (scrivete infatti: “inoltre i Giudici sinora hanno sempre condiviso l’impostazione del Fondo”) quell’unica sentenza della Corte d’appello di Roma del 20/10/2010 (peraltro, non ignoratelo, tuttora pendente in Cassazione) che, secondo Voi, darebbe la “interpretazione autentica” dell’art.27 dello Statuto? In Cassazione, ricordiamo, pende anche, dal settembre 2008, un ricorso proposto, attraverso l’Anpecomit, da 144 pensionati 98/99 per il riconoscimento dei “diritti quesiti”, vinto in 1° grado e perso in Appello.
E poi affermare che dal 2000 in poi avete sempre riportato in bilancio le plusvalenze ( in verità poco più che 2 milioni rispetto agli oltre 200 milioni verificatesi dal 2000 al 2004) è veramente eccessivo? Non vi pare?
Rimaniamo sul tema in attesa di eventuali ulteriori sviluppi , precisando che le OOSS, facendo seguito seguito alla loro del 9/7, hanno invitato i propri iscritti a richiedere, in risposta alla lettera dei Liquidatori, l’applicazione dell’art. 27 e quindi il ricalcolo del loro credito.
Noi, invano, a partire dal 13-7-2010 data dell’Accordo Unp/Anpecomit, abbiamo chiesto l’applicazione di tale Accordo che avrebbe consentito in bonis l’esito veloce, definitivo e transattivo della dolorosa vicenda.
Se i Liquidatori depositassero lo stato passivo, probabilmente - dicono alcune fonti - entro fine mese, e non tenessero conto dell’Accordo Unp/Anpecomit, dovranno allora tenere conto delle richieste dei soci “DEPAUPERATI” per le maggiori cifre derivanti dall’applicazione dell’art 27. Se in definitiva scarteranno, come temiamo, visto che lo hanno annunciato per iscritto in data 11-6-2013, l’Accordo Unp/Anpecomit, l’Anpecomit continuerà con i suoi soci a percorrere tutte le strade legittime possibili per opporsi ad una ripartizione delle PLUSVALENZE iniqua, sbagliata e in assoluta violazione dell’art.27.
Nel frattempo :
- l’Anpecomit, in coerenza con quanto sinora richiesto ha depositato, con la sua sola firma, in data 1-7-2013 (l’UNP non ha voluto aderire alla nostra iniziativa), un ricorso per accertamento ove si sostiene il vincolo contratto dal Fondo sull’Accordo Unp/Anpecomit, e il conseguente suo obbligo ad applicarlo, vedasi all. 3 al comunicato n. 14 del 20-6-2013. Ricorso che andrà in udienza al Tribunale di Milano in data 7-11-2013, alle ore 11 , stanza n. 205, piano 2° via Pace 10, Giudice Paola Di Lorenzo;
- in data 31-7-2013, coordinati da Anpecomit, 848 colleghi hanno presentato al Presidente del Tribunale istanza di Revoca/ricusazione dei Liquidatori. L’udienza presidenziale è stata fissata al 19/12/2013, ore 11. Tipo procedimento: Volontaria Giurisdizione, Numero di Ruolo generale: 7547 / 2013, Giudice Bichi Roberto.
Il Ricorso per accertamento e l’istanza di ricusazione le potete trovare sul nostro sito in zona pubblica www.noicomit.it
Appena possibile faremo seguito.
Un abbraccio a tutti.
Antonio Maria Masia
Presidente Anpecomit
Roma 18-9-2013
- all. lettera delle OO.SS del 9-7 e lettera risposta del Fondo del 24-7
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