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Associazione Nazionale fra Pensionati ed Esodati della Banca Commerciale Italiana - ANPECOMIT
GITA IN VAL D'ORCIA
pubblicato il 26/01/2011

I SOCI DEL CIRCOLO COMIT TORINO IN VAL D’ORCIA
 
Il tradizionale viaggio d’autunno ha avuto, nello scorso anno 2010, una  meta fuori dei percorsi più frequentati, ma non meno suggestiva delle grandi città d’arte dell’Italia centrale. La Valle d’Orcia, oltre Siena per chi proviene da settentrione, presenta, sul tracciato medioevale dell’antica via Cassia, una serie di centri di grande interesse storico ed artistico. Costante presenza è il paesaggio fatto di grandi geometrie curvilinee coronate dai cipressi e dai pini, colorato dalle terre che nell’autunno avanzato assumono sfumature dal grigio lunare all’ocra ed al bruno violaceo.
Lasciata la pianura padana sotto il cielo grigio ritroviamo oltre l’Appennino il tepore del sole autunnale; a Monteriggioni dove sostiamo per pranzo siamo ormai in maniche di camicia e occhiali scuri. Breve visita alla vicina Abbadia Isola e si riparte per S. Quirico dove pernotteremo. L’albergo è una grande costruzione poco elevata e distribuita su vari livelli di un colle che guarda la cittadina, tra ulivi e pini. A breve distanza, a beneficio dei cinefili, i luoghi delle riprese della parte finale de “Il Gladiatore”. Dopo cena passeggiamo sino a S. Quirico, percorrendo un tratto di strada al buio, con visioni straordinarie di costellazioni e l’incontro inconsueto con le lucciole (insetti luminosi, a scanso di equivoci).
Il giorno seguente, sabato, escursione a Pienza,best replica watches deliziosa creazione architettonica voluta da Papa Pio II Piccolomini, dove visitiamo il Palazzo della famiglia ed il Duomo, e poi approfittiamo dell’occasione per  rifornirci dei noti formaggi locali e di salami di cinghiale.  Ci trasferiamo nel piccolo convento, ora agriturismo, di S. Anna in Camprena, illustrato con gli affreschi del  Sodoma, pittore di origini vercellesi. Il luogo ha il fascino di un mondo d’altri tempi, sopra un colle tra i coltivi e le macchie d’alberi dove fioriscono i ciclamini, nel silenzio rotto soltanto dallo stridio degli uccelli.  Lì consumiamo un  pranzo a livello di cotanto ambiente, per qualità di cibi e bevande.
Il pomeriggio è dedicato a Montepulciano, con la grande chiesa di S. Biagio; la città è un  centro animatissimo, per noi quasi  un ritorno alla vita contemporanea.
L’ultimo giorno ci vede a S. Quirico, piccolo borgo con caratteristiche medioevali, e poi ad ammirare la splendida abbazia romanica di S. Antimo, calata nella valle dominata dalla rocca di  Montalcino. Una scoperta per molti è Bagno Vignoni, con la sua celebre vasca di acqua termale che occupa la piazza del villaggio.
Dopo un pranzo memorabile si riprende la strada del ritorno con una sosta al grande convento di Monte Oliveto Maggiore, notevole per gli affreschi del Sodoma e di Luca Signorelli e per l’antica biblioteca.
I partecipanti hanno valutato positivamente questa esperienza di viaggio per tanti motivi: l’architettura civile e religiosa nelle città, la grande pittura dei cicli di affreschi nei conventi, i paesaggi incantevoli sempre diversi, resi più godibili dal clima favorevole, e infine, perché no?, la ricchezza enogastronomica di questo territorio.
 
Piercarlo Bonzano - Torinorrn fausse montre